vivere il lago
VIVERE IL LAGO
Il Comune di Celenza Valfortore, facendo seguito ad un protocollo d’intesa sottoscritto con il contiguo Comune di Carlantino, ha indetto un concorso di idee per individuare la soluzione più idonea alla creazione di un sistema aperto per l’utilizzo del lago di “Occhito” ad uso turistico avente come obiettivo la valorizzazione delle valenze naturalistiche ed economiche dell’area lacustre in maniera da trasformarla in un attrattore turistico – sportivo; in particolare il progetto prevede come aspetto qualificante dell’intervento la realizzazione di un campo per regate di canottaggio, completo di strutture di servizio e di accoglienza, da costruire con criteri di compatibilità e basso impatto ambientale, nel rispetto delle normative sportive previste per la realizzazione di un percorso di gara.l lago di Occhito, confine naturale tra le Puglie e il Molise, è uno dei laghi artificiali più grandi d’Europa tra quelli realizzati in terra battuta, ed è compreso tra i territori comunali di Celenza Valfortore e Carlantino sulla sponda pugliese e tra i comuni molisani di Colletorto e S. Elia a Pianisi. La favorevole esposizione della costa del lago, riparata dai venti dà luogo ad un clima particolarmente mite nel periodo invernale e gradevole nel periodo estivo sia per la presenza delle acque che per la presenza di una vasta pineta. Questa felice situazione ambientale, sommata alle attrattive del patrimonio storico, culturale e paesaggistico di cui dispongono i succitati territori lambiti dal lago rappresenta una notevole potenzialità turistica da sviluppare ed implementare a beneficio delle popolazioni residenti e dell’intero circuito turistico regionale.La totalità di tutte le componenti architettoniche ed infrastrutturali è stata individuata in maniera da tutelare quanto più possibile la fragilità del territorio, ponendosi come obiettivo primario la minimizzazione degli effetti dovuti all’impatto ambientale. Si è deciso pertanto di rinunciare alla realizzazione di una struttura unica e centralizzata, intervenendo con una serie di interventi puntuali distribuiti su un’area più estesa che si inseriscano in modo più organico nel paesaggio. Le caratteristiche del sito fanno si che, oltre al canottaggio, sul lago di Occhito, si possano praticare tutti gli sport per la cui propulsione si utilizza il vento e in particolare la vela, il windsurf e il kitesurfing.
GRUPPO DI PROGETTAZIONE: Arch. Maria Maggio, Ing. Giuseppe A. Zefferino, Arch. Michele Stasolla, Arch. Fedele Rosania, Arch. Orazio Pastore, Arch. Angelo Basso, Ing. Simone Sciarra